La stazione fiorentina della Leopolda sarà travestita da garage. Un
richiamo ad antiche leggende di fine 900, perché il riferimento è il
garage dove Steve Jobs inventò il personal computer e dunque un posto
dove nascono le idee. Intanto a Roma sfilano, anche contro le idee del
garage fiorentino, centinaia di migliaia di persone che in un garage –
ma vero, nel senso di officina – ci vanno tutti i giorni, spesso con il
timore di trovarlo chiuso il giorno dopo, e anche questo è un richiamo
novecentesco: lavoro fisico, mani sporche, fatica. Nel garage fiorentino
viene lucidato con amore il carro del vincitore, nella manifestazione
romana spingono il carro dei perdenti, quelli che negli ultimi
trent’anni hanno visto l’erosione di reddito e diritti. Nel garage
fiorentino si tende a descrivere il garage che sfila a Roma come una
processione di “privilegiati” che un lavoro ce l’hanno e non capiscono
la modernità. Nel garage che riempie la piazza la “modernità” la pagano
da un pezzo e ne hanno piene le balle. Buon week end.
Alessandro Robecchi - oggi
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